Farmaci per l'ipertrofia prostatica e intervento di cataratta
Oggi si fa un largo uso di farmaci Alfalitici nella terapia dell’Ipertrofia prostatica.
Questi comportano l’insorgenza problemi durante un intervento di cataratta, perché provocano una atonia dell’iride, quella che gli autori anglosassoni hanno definito “Floppy Iris Syndrome” tradotto a volte col termine di “Iride a bandiera”.
Si tratta di un fenomeno abbastanza importante, che può provocare notevoli difficoltà all’operatore. La pupilla tende a restringersi, ma soprattutto l’ride perde tonicità, diventa flaccida e nel corso dell’intervento tende ad ondeggiare durante le fasi di irrigazione, spesso impegnandosi anche nella ferita chirurgica.
Purtroppo non c’è molto da fare per prevenire questi inconvenienti, anche la sospensione del farmaco per un paio di settimane prima dell’operazione, sebbene da alcuni suggerita, sembra non avere molto successo. La alterazioni dell’iride sarebbero irreversibili.
Il farmaco maggiormente incriminato è sicuramente la Tamsulosina, ma gli Alfalitici in generale sono da tenere in considerazione. Da notare che non tutti sono utilizzati solo nell’ipertrofia prostatica, a questa classe appartiene anche la Doxazosina.
Ovviamente non è possibile bandire l’uso di questi farmaci solo per i problemi che possono dare nel caso di chirurgia oculare, ma è possibile cercare di evitare di iniziare una terapia in un paziente che poco dopo deve sottoporsi ad una operazione del genere e rimandare tutto ad intervento avvenuto.